Buona pizza

Posts written by NaPizzetta

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    allunga 10 euro al tuo fabbro di fiducia, che te la fa su misura...
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    CITAZIONE (allegroguitar @ 11/12/2023, 12:56) 
    Quello che non mi ha detto è la distanza dal fondo del cestello 😅

    quello è facile: 0 mm ;-)
    scherzo, ma meglio tenerla più bassa possibile.... la mia sarà ad 1 mm dal fondo; se la tieni più alta l'impasto ti passa sotto, ma al lato pratico non dovrebbe cambiare molto...
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    se può esserti utile, avevo postato tempo fa il modello 3D e relative misure di quella per la mia Puglisi P5 vv3, giusto per vedere lo spessore; poi ti regoli con la lunghezza e inclinazione; considera che se fai alte idratazioni (>=75%) è bene che la barra spezza pasta rasenti la spirale (1-2-3mm di distanza) se fai basse idratazioni puoi stare serenamente lontano 5-6-7-8 mm dalla spirale.
    questo è il setup base; poi se guardi alcune spirali di ultima generazione vedrai che le barre sono inclinate, o hanno protuberanze che vanno sotto al verme... ma sinceramente non mi farei troppe seghe mentali; alla fine è un solido bastone di acciaio E BASTA! sono molto più importanti le geometrie interne della vasca (che però non puoi cambiare) e la distanza barra-verme - quando hai fatto, posta i risultati!

    eccolo: #entry655436299
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    CITAZIONE (AdrianoTr @ 25/11/2023, 13:13) 
    Per la pizza si, oltre gli 80% tendo a non andare, mentre adorerei fare il panettone che con la kenwood fatico a fare.
    Con la marca Puglisi ti trovi bene?
    Essendo un bell investimento non vorrei fare successive modifiche

    probabilmente ogni impastatrice è pensata per impasti diversi... la mia Puglisi non l'hanno proprio pensata :-D per cui se hai occasione di prendere altro forse è meglio. io ho trovato un buon usato e l'ho pagata poco, per cui mi sono adattato io a lei (anzi, se cerchi altri miei post capirai che c'ho smadonnato un po' prima di farla fnzionare decentemente) però alla fine non l'ho mai cambiata, per cui stai tranquillo che qualsiasi cosa ti porti a casa è meglio di una planetaria (arrivo anch'io da Kenwood e... mammamamma!); poi, della Grilletta ne parlano tutti bene...
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    in breve: utile ma non indispensabile
    argomento meglio: onestamente si impasta tutto quello che è il mondo pane/pizza anche con quelle con doppia velocità; fino al 80% non ci sono grandissimi problemi. per pane/pizza oltre al 75-80% normalmente non ne sento l'esigenza... velocità variabile, soprattutto le velocità "oltre" la seconda velocità classica sono utili in impasti di pasticceria e/o in panificazione per recuperare un impasto ad alta stratazione quando ti è scappata giù un po' più acqua del dovuto... insomma, utile è utile... che valga i x00 euro in più, boh...

    per fare un confronto molto empirico, la mia Puglisi P5 vv3 (che come velocità equivale alla Grilletta 10V HH) a velocità 3 equivale circa alla "prima velocità" delle impastatrici classiche, e a velocità 6 circa alla "seconda velocità"... empiricamente e a spanne, perchè entrano in gioco un sacco di altri fattori (geometrie, distanze, ecc...)
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    punti primo: a giudicare dalle foto, quello che ti manca è un forno :) rispetto al tuo, qualunque comprerai, cadrai in piedi e farai un grande salto di qualità. ma soprattutto tolto di mezzo il pensiero del forno ti potrai concentrare sugli impasti, che sono la vera cosa da studiare... perchè poi capisci che il problema non è "che impieghi 7 minuti per cuocere la pizza" ma che in 7 minuti non puoi fare una napoletana (ma puoi fare altre ottime pizze*)

    io negli ultimi anni sono passato da un G3 Ferrari moddato (con pid, tripla resistenza ecc) ad un forno elettrico "home made" ;) al Koda16 a gas... dimenticando i forni a conchiglia (dove l'unico che oggi si salva forse è l'Illillo extreme), puoi scegliere l'elettrico se vuoi costanza nei risultati e flessibilità*, o il gas se vuoi la "botta di calore" e se vuoi divertirti a fare il pizzaiolo.

    i due (probabilmente ottimi) forni che hai scelto IMHO non sono funzionali a quello che un elettrico o un gas ti dovrebbero dare:

    nel N3 non hai la resistenza sotto, per cui farai ottime tonde napoletane ma ti scorderai altri generi di pizza (quelli da 7 minuti*, appuntio ;) ), o comunque, si fa tutto, ma non puoi pretendere di farlo bene... per cui rischierai poi di cambiarlo

    nel QQ16, di cui non conosco le capacità prestazionali (es. la "botta di calore"), hai già dentro il "servetto" che ti gira la pizza, per cui viene meno il divertimento di fare il pizzaiolo... probabilmente la curva di apprendimento è più soft (come negli elettrici) ma chi sostiene che nel forno a gas "classico" non hai la costanda del risultato, è solo perchè non ha ancora imparato ad utilizzarlo - sicuramente all'inizio non è facile, ma una volta capito da molta più soddisfazione rispetto ad un elettrico o di un forno che ti gira la pizza da solo. infine, considera che nei forni a gas per pizza, in genere tiri fuori solo napoletane.

    inutile dire che l'ideale sarebbe averli entrambi :) ma se ne vuoi uno solo, ti interessa il risultato e non il divertimento, allora vai di elettrico. e se scegli un elettrico che scalda anche da sotto, ti porti a casa anche teglie, pinse e focacce; se poi è a camera alta, anche pane, arrosti, ecc ;)

    insomma... se prima avevi dei dubbi, credo che ora ne avrai qualcuno in più! buona scelta! :D
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    CITAZIONE (Niope @ 1/6/2023, 10:18) 
    dopo aver letto tutte e 189 le pagine sul koda 16 :D cmq molto molto interessanti

    sei un eroe! :D
    comunque, marche a parte, elettrico e gas hanno peculiarità assai diverse... se vuoi apri un thread :b:
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    CITAZIONE (cicciociao1 @ 27/5/2023, 00:43) 
    Grandissimo, sono perfette, ti ringrazio tantissimo... se lo hai autocostruito e non le hai già postate, voglio le foto!!!
    ma dici che vanno fatte anche le aperture davanti per far circolare meglio l'aria?

    ciao, avevo usato quelle misure ritagliare una rete di prova ..."prova" che poi è durata quasi un anno :) avevo già postato delle foto sul forum... comunque si, le feritoie sono indispensabili per non soffocare la fiamma. ti dico, basta una rete per mantenere il calore dentro permettere lo scambio d'aria. anzi, le porte che vendono per mia esperienza sono fin troppo chiuse... se ti è più comodo puoi evitare i buchi ma lasciare (molto) più spazio ai lati
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    intendi tipo questi? ;)

    coperchio01_0coperchio02_0coperchio03_0coperchio04_0

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    bah... non è detto che funzioni... aumenteresti la massa termica da scaldare, e il biscotto sotto finirebbe per farti raffreddare prima del tempo la pietra superiore (e non credo sia quello che desideri)
    ad ogni modo prova e facci sapere... magari peschi il jolly e scopriamo una cosa nuova! :-)
    se parliamo del Koda16, non trovo molto difficoltoso ne faticoso ne complicato ne gravoso ne (...) togliere il biscotto e rimetterci l'ottima pietra standard! ;-)
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    ...ma chiediamolo a ChatGPT! :D

    CITAZIONE
    La fibroceramica viene utilizzata come isolante termico in presenza di temperature che oltrepassano i 1000/1100°C. La fibroceramica viene normalmente utilizzata per usi industriali, come isolante termico, contenimento/marginazione del calore, guarnizioni e giunti d’espansione esercizio, per temperature sino a 1200°C in forni e caldaie.

    L’aria è un buon isolante termico perché è un gas e non ha una struttura solida o liquida che possa trasferire il calore facilmente. Tuttavia, la fibroceramica è un materiale migliore per l’isolamento termico rispetto all’aria perché ha una bassa conduttività termica e può resistere a temperature molto elevate.

    La conducibilità termica dell’aria è di circa 0,024 W/mK. La conducibilità termica della fibroceramica è molto bassa e varia a seconda del tipo di fibroceramica utilizzata, ma in generale è molto inferiore rispetto all’aria.

    battute a parte, non ha senso dire che l'aria isola meglio di un isolante (es.fibroceramica) SE si intende in un sistema STATICO; caso (molto) divers è dire che l'intercapedine d'aria serve a portare via il calore, quindi c'è una ventola che fa entrare aria fredda e porta via quella (poca) aria calda residua.
    ogni buon forno è fatto così... anche quelli di casa: isolante + aria
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    CITAZIONE (chimicu @ 28/3/2023, 11:20) 
    L'unica cosa che mi ha dato fastidio è la rumorosità. Alla fine la cinghia era troppo poco tesa, l'azienda mi ha risposto di smontare il coperchio e regolare la tensione. Sinceramente per un elettrodomestico di questa fascia di prezzo mi aspetterei un controllo qualità migliore. Va bene che sono solo poche viti da svitare ma non dovrebbe essere compito mio fare la messa a punto di un macchinario appena uscito dalla fabbrica.

    le cinghie, anche quelle così corte, è normale che cambiano di dimensioni tra caldo e freddo; uno dei vantaggi delle catene (che xò di solito sono + rimorose). considera che in molte macchine è prevista la registrazione semestrale delle cinghie proprio per questo motivo. per parare il problema vengono installati i tendicinghie, che però probabilmente nn hanno senso in una impastatrice... di fatto sono delle rotelle con un braccio mobile/flessibile che le tiene premute alla cinghia.
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    grande. grandissimo!
    che dire, bravo... utilizzata così sembra "l'ennesimo" calcola-lievito ;) xò è graficamente pulita ed essenziale. occorrerebbe spiegare le funzionalità finali (massima precisione/boost lievito/garantisci il peso dei panetti), e magari aggiungere un salva/pubblica ricetta (?)

    la vedo bene come base di partenza per sviluppare qualcosa di più complesso e articolato... e questa secondo me è una buona base.

    come l'hai sviluppata?
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    in genere, essendo macchine meccaniche e molto modulari, non è difficile trovare una soluzione MACCANICA; volevo fare una cosa simile alla mia Pavoni, modificando il rapporto giri tra vasca e verme, e verificando con un manutentore meccanico, la cosa era fattibilissima sostituendo un ingranaggio e aggiungendo una maglia alla catena... dovresti aprirla e vedere com'è fatta.

    il riduttore giri in genere è sostituibile, ma non ci sono molte riduzioni standard, per cui dovresti fare due calcoli leggendo l'etichetta del motore e del riduttore, tenendo conto che i parametri utili sono:

    RPM: (giri motore, lo trovi sul motore) indica i giri al minuto; se ce ne sono tanti come riferimento prendi il dato relativo a 230v e 50Hz
    PAM: è l'accoppiamento meccanico tra motore e riduttore (dimensioni dell'albero e altre cose), dev'essere condiviso tra i due compnenti, ovviamente, quindi se il motore è PAM63, lo dovrà essere anche il riduttore
    i: è il parametro che indica il fattore di demoltiplica... se il tuo riduttore è i=10 (esempio) dovrai mettere un i=7 (esempio!) per far girare il tutto più veloce... xò prima di comprarlo fatti due conti...

    infine devi considerare la demoltiplica data dalla coppia di ingranaggi che muovono il verme e la vasca (dividi i giri per i denti dell'ingranaggio + grosso e moltiplichi per i denti dell'ingranaggio + piccolo)

    Do it! :)
624 replies since 27/7/2016
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