-
.
Non voglio sconfinare nella politica, quindi mi limiterò a dire che nessun comunicato stampa o propaganda di qualsivoglia fazione, potrà mai farmi annuire passivamente ed annullare la mia voglia di "capire" (capito quanto considero i flash di agenzia di Bassetti, Pregliasco&Co? Zero 😁).
Detto questo, quando provocatoriamente (in senso buono) parli di esigenza primaria rispetto al contagio, credo tu stia generalizzando un po' troppo; mi spiego:
è normale che tra covid, moglie e cane preferisco beccarmi il virus (oddio, boh 😁🤣).
Come pure non è possibile rinunciare a mezzi di trasporto e vestiti. I vestiti li lavi, auto, treni ed aerei no (o non posso farlo io), ma ci si può sempre lavare le mani una volta scesi prima di infilare le dita in ogni dove 😁.
Quindi, il lievito nel secchio, non rappresenterebbe una sconfitta sociale, ma il risultato dell'analisi di un padre di famiglia che, in assenza di dati reali, valutando fattibilità, opportunità, costi e benefici, preferisce buttare un lievito sostanzialmente superfluo (rifacendolo comunque a costo zero in 30 giorni), piuttosto che vedere ancora una figlia chiusa in camera a farsi due ⚽️🏀 così, o una nonna più di là che di qua...
Concludo confermandovi che ho contattato Alice (che ringrazio molto per la disponibilità), la ragazza di quel Blog sul lievito madre ed autrice dell'articolo che ho condiviso ieri.
Anche lei purtroppo in questi anni non ha avuto più riscontri sull'argomento; ogni ulteriore valutazione rispetto al contenuto dell'articolo rimane quindi personale e senza ulteriore valore scientifico.
Come detto, pur tenendo molto al mio lievito, sono pronto a sacrificarlo. Ma quel giorno non è ancora arrivato: ho ancora un paio di contatti ai quali chiedere un parere.
Vi tengo aggiornati.
. -
.
diciamo che in un lievito un virus può anche vivere per molto tempo, su un vestito o una superficie immagino che dopo poche ora muoia
Detto questo, io lo butterei. -
.
Secondo me se è questo l'ordine delle paure non dovreste nemmeno usare il lievito naturale perché in ambiente non controllato non potrete mai escludere del tutto il rischio di micosi, meningiti e tumori generati dalle micotossine.
Riguardo alla politica... io non l'ho nominata, ma l'accezione autentica della politica dovrebbe portare a spingere sui comportamenti più virtuosi nel trade-off tra sicurezza e convivenza con i patogeni. Abbiamo speso milioni di euro per sanificare gli ascensori e nulla per convincere le persone a evitarli o limitarne l'uso allo stretto necessario.
Buttare via un lievito per paura del Covid mi sta anche bene, ma quando in futuro rinuncerete anche alla presenza di un gatto perché per sfiga nel frattempo siete diventati immunodepressi... beh vi verrà da ridere a pensare a quanto possano essere insensate certe azioni e dettate dai temi dominanti.. -
.CITAZIONE (indisciplinato @ 9/7/2022, 19:06)(...) ma quando in futuro rinuncerete anche alla presenza di un gatto perché per sfiga nel frattempo (...)
...ma ancora?!? paura? sfiga? rileggi il topic, xché stiamo parlando di tutt'altro... invito ad evitare posizioni politiche e idiologie vax/no-vax su argomenti dove solo la scienza dovrebbe avere l'ultima parola - i comportamenti sociali che ne conseguono non fanno parte della discussione. la scelta di ognuno, di buttar e o meno il proprio lievito madre è personale. qui stiamo solo cercando di capire se c'è un effettivo pericolo o meno... visto che (pare) non se ne discuta da altre parti.CITAZIONE (Arfio @ 9/7/2022, 00:41)Vi tengo aggiornati.
ecco, grazie Arfio !. -
.
Non hai ancora dimostrato che ci sia un effettivo pericolo atteso che pericolo è tecnicamente la manifestazione del rischio e mentre esistono evidenze e studi che attribuiscono ai droplets l'area di rischio principale, non ho trovato molto sul contagio da alimenti infetti, meno che meno cotti. La politica non l'ho tirata fuori io.
E poi aggiungo... la domanda era... lo butto o non lo butto? La mia risposta è stata non ne vale la pena.. -
.
Dico la mia con tutti i limiti della mia ignoranza, capire se il Covid può "passare" da uomo a lievito madre è interessante, resta il fatto che per me ha poco senso preoccuparsi solo di questo aspetto e tralasciare tutti gli altri potenzialmente altrettanto pericolosi.
Un lievito madre gestito male può sviluppare di tutto...con il botulino si muore o comunque si rischia tantissimo, magari prestiamo, giustamente, massima attenzione a 360 gradi.
Un lievito madre lasciata in frigo senza rinfreschi per una settimana potenzialmente diventa pericoloso, quanti lo sanno e quanti rinfrescano il lievito quotidianamente?. -
.(...) resta il fatto che per me ha poco senso preoccuparsi solo di questo aspetto e tralasciare tutti gli altri potenzialmente altrettanto pericolosi.
sfondi una porta aperta... io personalmente non trovo alcun motivo per coltivare in casa lieviti e surrogati. anzi, ti dirò di più: "lavoro" coi lieviti in altri ambiti (da cui anche l'interesse per l'argomento) e ti garantisco che preferisco ogni volta sostituire i lieviti (decine di litri, quindi "soldi") piuttosto che rischiare infezioni o (peggio) addentrarmi in ambiti di microbiologia che non mi appartengono rischiando di far danni... figurati in casa!
poi, riguardo a quel "altrettanto", boh, non so voi, ma io conoscevo più persone morte per covid piuttosto che per botulino... riflettiamoci, senza paure.. -
.
ma non puoi fare un tampone al lievito? magari lo rendi un po' più liquido e gli cacci dentro uno stick per i tamponi e vedi che succede...
. -
.
Tampone? lo farò sicuramente e spero non esca "incinta" 🤣
Consentitemi però di chiarire il perimetro del mio dubbio che poi ha dato vita a questo topic:
la mia domanda non verteva sulla possibilità di un alimento contaminato di contagiare l'uomo (di letteratura ce n'è anche troppa) ma,
considerando genericamente il licoli una "superficie" e, ipotizzando che questa venga contaminata da droplet,
cosa dovremmo aspettarci in termini di sopravvivenza del virus? Come trattarlo?
Abbiamo decine di studi su superfici asciutte o facilmente sanificabili con etanolo, ipoclorito di sodio, UV, alte temperature...
ma scarse o non facilmente reperibili informazioni su superfici umide/bagnate (ma se volete, divertitevi a leggere del vecchio progetto VIROBATHE) o non sanificabili.
Per un attimo mettetevi nei panni di Iginio Massari nel periodo pre-natalizio (panettoni, pandori...): il dubbio di cosa fare del lievito madre vi farebbe dormire la notte? 😁
Edited by Arfio - 11/7/2022, 20:46. -
.
che poi Iginio ne avrà una quantità spropositata, se prende il covid il suo fa un casino peggio di whuan . -
.
Me l'ero perso...
A casa ormai mi chiamano Crisanti dunque devo dire la mia 😂
Concordo che il lievito è un oggetto e come tale può ospitare il virus. Virus che ricordiamo tecnicamente non vive, dunque neanche muore. C'è, si replica, si denatura (smonta, per dirla facile).
Non è dato sapere la facilità di contrarre il covid da una superficie contaminata con virus ancora integro, va da se che su un oggetto non si riproduce e col tempo denatura, in funziona di umidità, esposizione, temperatura... Etc etc.
Il lievito è un ambiente umido, nell'acqua di Lago degli studi dimostrano un permanenza di 14gg (ho detto nell'acqua, non nel lago vero e proprio dove c'è diluizione ed esposizione solare).
Altri coronavirus in frigo durano settimane, in freezer addirittura 2 anni, mi pare la sars.
Insomma un oggetto umido in frigo mi pare qualcosa dove il virus si deteriori non molto rapidamente. Ma sicuramente non si moltiplica.
Ora visto che anche qui è la dose che fa il veleno, quante particelle di virus ci sono nel lievito dopo 2 o 3 rinfreschi? Basterebbero oer infettare una persona che si scaccola dopo aver rinfrescato il lm? Penso di no, ma non credo che aia escludibile al 100x100. Certo più passa il tempo e i rinfreschi e più è impossibile. Calcolando anche lo maneggia una famiglia in teoria tutta o in parte immune per qualche settimana.
Dunque partendo dal presupposto che la soglia di rischio da voler correre è personale, io lo terrei a ta, più asciutto di un licoli e giocoforza lo rinfrescherei di frequente. A quel punto il rischio, se c'era, è azzerato. Ma questo vale per qualunque cosa in frigo durante la positività.
Scherzando ma non troppo all'inizio della pandemia, quando speravo che prima o poi il virus sparisse, consigliavo a tutti di svuotare e disinfettare i congelatori quando questo sarebbe successo, per evitare da far ripartire la pandemia da sofficino in una cucina di Milano 😅. -
.
Grazie dell'intervento!
Secondo te se lo trasformassi momentaneamente in una PMS al 45-50%?
Comunque ora, per "le vacanze", lo rinfresco come licoli e diluisco l'animaletto indesiderato.
Poi magari una parte la trasformo in pasta madre solida e vedo se dopo due o tre cilindrate mi riparte come licoli (in caso contrario ho il backup originale e continuo a diluire).
Poi oh, lo posso sempre utilizzare come vaccino: una leccatina a settimana e... chi m'ammazza! (tipo il veleno della vipera)
. -
.
😂 .
Licoli covid positivo? :XP: |
Offline
Web