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Mentre impazzano le zeppole e in molte case le cosidette "sfinci" fatte da un impasto con uvetta, a casa mia San Giuseppe è ricordato con un impasto tradizionale, povero e semplice ma che ogni volta mi ricorda la semplicità dei dolcetti di casa che mangiavo solo per le ricorrenze e non tutti i giorni, come ormai ci siamo abituati. A me ricorda tanto mio padre, che le esigeva il giorno del suo onomastico, così le ho perpetuate stasera, per mia figlia. Noi le chiamiamo "Pizzarelle", non so perchè e non me lo spiego ma mi piace condividerle con voi miei cari amici, capaci delle più ardite ricette ma altrettanto pronti a commuoversi verso le nostre tradizioni semplici e genuine.
Procedimento: lessare 400 grammi di riso nel latte (o acqua e latte) salato, scolare al dente, aggiungerci la metà circa di peso in farina 00, scorzette di tre arancia, una bustina di lievito per dolci, 75 grammi di zucchero e un pizzico di vaniglia. Poi frittura dell'impasto a bastoncini. All'uscita passare nello zucchero semolato e mangiare calde... ma anche fredde rimangono buone.
W San Giuseppe!
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Carini questi, devono essere veramente deliziosi!!!
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