Forno in acciaio fai da te?

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    complimenti Simon, seguo con ammirazione (e invidia :) ) questa creatura che post dopo post prende vita; mi piace soprattutto l'idea del piatto rotante perché su questi fornetti "casalinghi" non si vede speso (c'era forse una sotto-versione del G3 Ferrari che faceva girare il piatto)
    da utente di forno a gas (Koda16) dico la mia:
    1) quelle fiamme sono strane... molto strane. sono enormi e pesanti, e fluttuano come se ci fosse poca pressione; sembra poi che si stacchino dal cielo invece di restarci bene attaccate - sulla causa nn mi esprimo (nn sono un tecnico) mi limito ad osservare come siano diverse da qualunque altro forno col bruciatore abbia mai visto (oh, poi magari funzionano meglio)
    2) dal video sembrerebbe esserci davvero troppo poco spazio tra cielo e platea... vero che potresti "decentrare" il piatto a sinistra, ma una parte della pietra nn ti si scalda più; immagino dovrai aggiungere anche un supporto sotto al cuscinetto - forse conviene alzare il tutto (ma come?)

    si capisce che realizzare uno forno "sembra facile ma non lo è", e comunque sta uscendo davvero bene... complimenti
     
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    Ciao e grazie per l'interessamento.
    Hai detto bene....le tre lamiere "in croce" fanno sembrare tutto semplice ma in realtà non è così. Ovviamente il problema principale è il calore a cui il metallo viene esposto....parliamo di 600-650 °C lato bruciatore e 350-400 °C sul lato opposto che con il passare del tempo plasmano cupole e base.
    A ciò occorre aggiungere inevitabilmente l'impossibilità di utilizzare attrezzature ad hoc che renderebbero le lamiere più prestanti (mi vengono in mente le nervature e le saldature presenti in molto fornetti) o l'impossibilità di piegare agevolmente spessori maggiori.
    Per carità, basterebbe rivolgersi ad uno del mestiere ma se per fare ciò occorresse impiegare anche solo 100-150 euro, non so quanto varrebbe la pena intraprendere la strada del DIY.

    Per riprendere le tue apprezzatissime opinioni.
    Devo ammettere che il video del bruciatore non rende proprio bene.....Avendo registrato di giorno, la parte blu della fiamma è praticamente assente. Questa si che si "aggrappa" alla volta lambendola fino a quando la fiamma non si colora di giallo. Girando su youtube ho visto parecchi Etna avere una fiamma con un comportamento simile ma ciò non esclude che sia ottimale.
    Ero partito con un foro da 2.5 mm, la fiamma era più ordinata ed il giallo era molto meno prevalente ma ho voluto osare con un foro da 3 mm. Utilizzando un semplice tappo forato come ugello non sarebbe un problema fare dei test in futuro.
    Dai test già eseguiti con le due misure, tutto sommato non ho notato grosse variazioni di tempo nel raggiungere i 450-470 °C al centro del biscotto ma come anticipato mi riservo di effettuare altre prove in futuro.
    Non credo possano esserci problemi di pressione perché il bruciatore è alimentato a metano la cui pressione è quella di arrivo al contatore (la caldaia per il riscaldamento e la stessa stufa da cui ho recuperato il bruciatore hanno sempre funzionato senza problemi).

    In merito alle dimensioni.....come anticipato mi sono ispirato ad uno dei fornetti più semplice mai realizzati vale a dire l'OOni 3.
    Ammesso che le dimensioni trovate sul sito siano affidabili, la camera di cottura dovrebbe essere simile, forse è uscita 1 cm più bassa.
    Le differenze principali sono il maggiore spessore del biscotto, 1 cm in più rispetto alla pietra Ooni ma soprattutto il sistema rotante che alza il biscotto di altri 2,5 cm. 3.5 cm in uno spazio così ridotto si fanno notare.
    Nei prossimi giorni vado alla ricerca di una basetta rotante più bassa che dovrebbe farmi guadagnare 1 cm, anche l'utilizzo di un biscotto da 1 cm sarebbe da provare, ho un testo da piadina che utilizzo nel fornetto elettrico moddato ed una prova non guasterebbe.
    Hai giustamente sollevato la questione delle temperatura, devo dirti che a mia sorpresa non ho notato grosse differenze rispetto all'OOni Karu testato per qualche settimana e ciò che leggo su fornetti simili.
    Sostanzialmente tra la parte di biscotto vicino al bruciatore e quella dalla parte opposta, vi è una differenza di 70-80 °C valori che rilevavo nel Karu e che leggo in discussioni inerenti Ardore, Koda, Koda 16.
    Se un giorno riuscirò a mettere in funzione il sistema di rotazione automatico con motore da girarrosto prevedo che l'omogeneità di temperatura possa giovarne.

    Spero di poter fare qualche altro test nei prossimi giorni fino ad arrivare all'agognato momento di cottura di una pizza!
     
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    Quelle fiamme fluttuanti mi ricordano il mio bruciatore quando aveva fame d'aria.
    Se è questo auello che succede occhio che in pratica c'è troppo gas che "soffoca" la fiamma, nel io caso avveniva con la porta semichiusa e quando lo aprivo la fiamma riprendeva vigore con forza, insomma le priva volte metteva un pò spavento :D
    Nel tuo caso non hai porte ma saturare la camera di cottura con gas incombusto non è mai bellissimo.
     
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    Quindi fortifichi il mio sentore che l'ugello da 2,5 mm fosse più equilibrato e desse una combustione migliore. Buono a sapersi.
    Ovviamente il test visivo prevedeva rubinetto completamente aperto in entrambe le prove.
     
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    Simon1990,
    oggi pomeriggio ti ho incontrato casualmente e ... il mondo si è fermato.
    Mi sono ritrovato a leggere con sempre più interesse la tua affascinante cronaca in diretta di come si possa passare dalla fantasia alla realtà. Un percorso magari non facile ma non impossibile.
    Con impegno e costantanza, mettendo un piede davanti all'altro, un passo alla volta ed ora sei in vista della meta.
    Non solo il racconto è interessante, è un crescendo di fascinazione che conquista.
    Ho deciso: Voglio farlo anch'io il fornetto dei desideri.
    E non credo di essere il solo.
    Io, che non ho ancora imparato neppure ad impastare, voglio costruire una replica del tuo forno.
    Roba da non credere, "non c'è più religione" come si suol dire.
    Tu ne porti la colpa, sia chiaro, e a te va il merito.
    Ora ti seguo con trepidazione, quasi con impazienza, come se fossi lì al tuo fianco a passarti i ferri e a tenerti le lamiere, aspettando la prima pizza e poi quell'assaggiarla assieme che ripagherà di tutto l'impegno.
    Mi raccomando però ... "le pizze diventano due", come diceva Totò. Alla birra penso io.
    Continua così e vinci.
    Vinci per te e, permettimi, anche per tutti noi che in te vediamo il Robin Hood che tutti vendica con la conquista del "mio fornetto della pizza".
    Caffè pagato intanto.
    Ti aspetto.
    😉🏆🎊🎉

    Edited by bupa - 25/7/2020, 00:05
     
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    Grazie, troppo buono :)

    In questi giorni ho trovato qualcosa che potrebbe aiutarmi a compensare deformazioni e migliorare l'estetica del primo prototipo, quello sulle orme dell'Ardore.
    Domani vedo cosa posso combinare con questo materiale e vi aggiorno.
     
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    Qualche altro passo avanti dopo aver ormai cannibalizzato il fornetto simil Ardore (poco simil, poco Ardore :D ).
    La struttura presenta fori in disuso derivanti da altri tentativi di fissaggio.

    Come anticipato, nei giorni scorsi ho avuto una illuminazione vedendo dei cerchi ad U in metallo che servono per agganciare i tappi ai loro fusti di cartone.
    La cosa che mi tediava maggiormente consisteva nella giunzione tra la parete posteriore/anteriore con la volta esterna. Oltre ad una questione di scarsa precisione dovuta al taglio manuale, durante la fare si funzionamento, le lamiere tendevano inevitabilmente a separarsi causa dilatazione.
    Con i cerchi metallici sopra menzionati, facendo diventare la U una L, ho ricreato dei bordini senza dubbio più spartani ma simili a quelli dell'Ardore ed devo dire di aver ottenuto un risultato soddisfacente sia sotto l'aspetto estetico ma soprattutto in fase di riscaldamento. Ora le lamiere si muovono meno e qualora si separassero anche di poco, all'occhio non salterebbe nessun difetto.
    Ho utilizzato una coppia di semi-cerchi ad U anche sotto alla volta in alluminio (davanti e dietro) cosicché possano fungere sia da supporto alla volta stessa sia da scontro per le pareti verticali (come si vede in foto, la lamiera frontale è solo tenuta dalla pressione del bordino esterno che va a premere contro quello interno, i rivetti della base sono invece necessari)

    IMG_20200726_181842

    IMG_20200726_181826

    Ottenuto questo miglioramento sono passato al bruciatore.
    Per fare dei test non ho ritenuto necessario entrare con il bruciatore dal retro del forno. Si tratta di un lavoro laborioso dal momento che occorre attraversare due lamiere possibilmente in piano ed una di queste è di acciaio Inox, per di più, con un bruciatore di forma ovale (largo 4 cm ed alto 6 cm).
    L'utilizzo di una fresa farebbe il lavoro solo a metà dal momento che creerebbe un foro circolare. Si potrebbe optare per una fresa da 6 cm mettendo in conto di creare successivamente una lamiera con foro ovale che vada a tappare quello ottenuto con fresa dove risulti eccessivo.
    Questione su cui ragionerò qualora dovessi cimentarmi in una versione del forno definitiva.

    Ho provveduto quindi ad effettuare uno scasso alla buona nella lamiera frontale posizionando il bruciatore più basso possibile, al momento è appoggiato ai profili che "nervano" tutta la struttura.
    Spunta sopra al biscotto di circa 2 cm.
    Ecco qualche foto che mostra anche come si potrebbe armeggiare con una pala da 30 cm. C'è margine per una 32 cm complice il fatto di essere riuscito a rimuovere la grossa piastra del bruciatore precedentemente saldata di fabbrica a quella che supporta l'ugello.
    Normalmente avrei optato per tenere il bruciatore a sinistra ma avendo effettuato lo scasso frontale prima di rendermi conto che la grossa lamiera del bruciatore poteva essere rimossa forando le quattro puntate di saldatura, ho lasciato tutto così.

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    Ovviamente come entra il biscotto 35x40 cm, anche la base rotante può liberamente roteare nello spazio disponibile.
    Credo che a questo punto occorra qualche pizzetta per capire come vada l'arnese.
    Sfrutterò qualche familiare per girare un breve video del disastro :D

    Edited by simon1990 - 26/7/2020, 22:01
     
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    Ottimo, non ho capito molto la cosa delle U e L, le vedo e mi sembra ben fatto ma sicuramente mi sfugge qualche passaggio.
    Aspettiamo le pizze: l'ugello lo hai ridotto?
     
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    Molto più facile da fare che da scrivere.
    I cerchi metallici che ho recuperato sono stampati ad U.
    Quelli che ho messo internamente al forno sono rimasti tal quale per sfruttare tutta la nervatura possibile. Quelli che ho utilizzato come bordino esterno hanno subito la rimozione di una faccia mediante smerigliatrice al fine di diventare delle L.

    Ugello creato con nuovo tappo, foro da 2.5 mm e direi che ci siamo.
     
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    Bellissimo discussione, ero intenzionato anche io a farmi un forno inox, ho un pò di attrezzatura amatoriale in officina, compreso TIG e filo continuo, In più vicinissimo ho un caro amico malato come me che ha piegalamiera e calandra. Poi passando davanti ad un negozio qui a Sanremo ho visto un karu bello e pronto e quindi ho lasciato perdere perchè ho sempre mille imbreghi ma tu mi hai riacceso la fiamma :D

    Se ti può essere utile ho giocato sul banco ieri mattina e ho fatto un gira biscotto a bassissimo costo, dovrei solo montarlo.

    Ho usato un girarrosto supereconomico preso da amazon www.amazon.it/gp/product/B072NDSRG...0?ie=UTF8&psc=1 poi avevo uno spiedo in casa e un pezzetto di lamiera, due misure per altezza biscotto e via. Fà 2 giri al minuto e dovrebbero essere sufficienti.

    Ho fatto un paio di video, adesso il prossimo step è rendere indipendente il tutto (che stia in piedi da solo tutto l' ambaradan fuori dal forno), compreso il biscotto e poi basterà forare il fondo e via

    Ancora complimenti per il progetto!


    Edited by taxidiver - 6/2/2021, 18:43
     
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